Potrebbe essere una sorta di rivincita. Fermo restando che si parte da un dato di fatto: la squadra campione d’Europa, nel volley femminile in feluca, è quella dell’Università di Bologna che, a fine luglio, ha compiuto l’ennesima impresa dopo quella firmata in epoca pre-Covid.
L’Alma Mater Studiorum è diventata la squadra da battere e da invitare. E il caso ha voluto che, a invitare le ragazze biancorosse, sia proprio il Cus Venezia, la squadra che, in Polonia, è stata costretta ad arrendersi alla forza d’urto delle ragazze targate Unibo. Si giocherà venerdì e sabato: si tratta dell’edizione numero 47 del torneo di pallavolo femminile San Giacomo dell’Orio-memorial Francesco Bardelle.
Come da tradizione si giocherà all’aperto, “sui masegni” del Campo San Giacomo dell’Orio, nel Sestiere di Santa Croce a Venezia che caratterizza l’unicità dell’evento.
Insieme con le padrone di casa del Cus Venezia e alle campionesse d’Europa del Cus Bologna ci saranno anche Cus Bergamo e Cus Camerino. Si comincia venerdì alle 18 con le ragazze dell’Alma Mater che incroceranno la strada del Cus Bergamo. Alle 19,30 Cus Venezia-Cus Camerino.
Il sabato alle 16,30 la finale per il terzo posto e, alle 19, quella per il titolo. Il Cus Venezia sembra aver proprio voglia di prendersi la rivincita - le ragazze in biancorosso non hanno permesso nemmeno un set - anche se il Cus Bologna parteciperà con una delegazione un po’ rivisitata rispetto all’Europeo.
Ma era fondamentale partecipare e soprattutto accettare l’invito a un evento sportivo che sconfina nella leggenda. Il Cus Bologna, come sempre, con grande entusiasmo e passione, ha accettato con orgoglio la sfida. Anche se vanno sottolineati una volta di più la bellezza e l’appeal di un gruppo di ragazze davvero fantastiche che hanno portato l’oro più bello al rettore Giovanni Molari.