E per farlo il Cus Bologna ha scelto un dirigente eccellente. Un ragazzo che conosce Bologna, conosce il volley ma, soprattutto, ha una grandissima professionalità, un’esperienza di lungo corso e un solido legame con l’Università di Bologna. Andrea Brogioni, ex pallavolista e già dirigente della nazionale, al CUSB è oggi direttore tecnico del settore maschile. “Sono entusiasta - racconta Andrea – di essere un membro del team universitario. Ne ho fatto parte, quando giocavo, come atleta. Mi ci ritrovo ora, in una struttura eccellente. Di più: l’Università e lo sport sono due eccellenze, eccomi qua, con fiducia e speranza”.
Non ci sono obiettivi a breve termine, perché Brogio guarda lontano. Guarda lontano come il Cus Bologna. “La professionalità c’era anche prima: il volley e il Cus Bologna hanno sempre marciato insieme. Adesso c’è una struttura ancora a più alto livello. Penso alla nostra guida tecnica, Claudio Rifelli, che è una figura con uno spessore internazionale. Al lavoro che sta facendo Veronica Brandi. Vogliamo fare in modo che sempre più ragazzi si avvicinino al volley e dicano sì al Cus Bologna, per crescere, migliorare. La prima volta che ho parlato con Federico Panieri ho subito trovato un’intesa, un feeling. Abbiamo le stesse idee, principi simili, la voglia di lavorare e crescere. Ci siamo prefissati degli obiettivi, certo, ma sappiamo anche che iniziare e vincere subito non è semplice. Abbiamo fissato un percorso: dobbiamo solo lavorare e dare il massimo. E con i ragazzi, ad Ancona, nonostante le difficoltà, siamo partiti con il piede giusto. Ci sono tutte le premesse per fare grandi cose. Il Cus Bologna è un’eccellenza, l’Università di Bologna pure. Lo sport è la mia vita: sono davvero felice e onorato di questo ruolo che mi ha affidato il Cus Bologna”.
Ci saranno gli Europei, a Lodz, prima, però, ci sarà la fase finale dei campionati nazionali universitari. Il Cus Bologna vorrebbe esserci, sia con i ragazzi sia con le ragazze, per portare al Rettore Giovanni Molari i risultati di un progetto di alto livello.
Torniamo alla squadra maschile e al successo ottenuto ad Ancona. Claudio Rifelli ha potuto contare su un gruppo composto da Federico Faiella (Scienze Economiche), Giacomo Venturi (Agraria), Alberto Toscani (Ingegneria), Davide Donati (Informatica), Marcello Marcoionni (Agraria), Saverio Faiulli (Ingegneria), Pietro Soglia (Fisioterapia), Lorenzo D’Orio (Scienze Motorie), Fabio Pieroni (Scienze Motorie), Stefano Bonatesta (Filosofia), Matteo Mazzotti (Scienze Motorie) e Michele Benassi (Italianistica). Claudio Rifelli, 48 anni, è il tecnico del Cus Bologna; è reduce da una lunga esperienza in Russia, allo Zenit San Pietroburgo.
“Tornare a parlare in italiano durante un timeout - racconta sorridendo - dopo dodici anni è stata un’emozione. Allenare il Cus Bologna, a livello amatoriale, è stato come tornare indietro nel tempo. Lo avevo già fatto in una precedente esperienza. Sono onorato di questa chiamata, che mi lega al mio ateneo, alla mia università. Siamo partiti bene, con il Cus Ancona. Adesso dobbiamo aspettare il 22 marzo, il match con il Cus Ferrara, per capire se riusciremo a passare il turno”.
Una caduta, seppure al tiebreak, per le ragazze guidate da Leonardo Palladino. “Abbiamo dato il massimo, è stato un match molto combattuto ma alla fine non siamo riusciti a portare a casa il risultato. Adesso bisognerà vedere cosa faremo, prossimamente, con il Cus Modena. Stiamo lavorando bene anche perché quest’anno, indipendentemente dal percorso italiano, ci saranno gli Europei a Lodz. Torniamo sul campo dove, tre anni fa, abbiamo vinto il titolo europeo, tanto meritatamente quanto a sorpresa. Dobbiamo continuare così, i risultati arriveranno”.
Leo, che ha avuto Ilaria Gaiani come vice, ha guidato Matilde Piva (Design Industriale), Matilda Uguzzoni (Scienze Motorie), Greta Bagnoli (Economia), Clarissa Rollo (Architettura), Rita Pavani (Ingegneria Industriale), Anna Garagnani (Ingegneria Gestionale) e Valentina Mazza (Scienze Motorie).
Li aspettiamo tutti ai Cnu. E, le ragazze, a Lodz, per un nuovo sogno europeo.