L’Alma Mater conquista il quinto posto ai Mondiali di ultimate frisbee

Il miglior risultato di tutti i tempi. L’Alma Mater Studiorum conquista il quinto posto ai Mondiali di ultimate frisbee, a Cincinnati nell’Ohio e migliora di ben quattro posizione il risultato ottenuto sempre a Cincinnati, quattro anni fa. Il Cus Bologna La Fotta perde il quarto di finale contro gli americani di Ranelagh (North Carolina). E fuori dal discorso medaglie, Unibo ottiene il massimo superando Seattle e poi i Buzz Bullett del Giappone, 15-14 all’universe point.

Le ragazze del Cus Bologna Shout, devono fare i conti con tanti infortuni dell’ultima ora e mancano così l’accesso alle prime sedici, ma chiudono comunque in ventiquattresima posizione, a dimostrazione del fatto che l’Alma Mater Studiorum è al top.

E in ogni caso l’ateneo del rettore Giovanni Molari un primato, assoluto per di più, lo ottiene: nessuna società si presenta ai Mondiali di Cincinnati con tre squadre, una per categoria. Un risultato che la dice lunga sulla capacità dell’Università non solo di ottenere risultati eccezionali, ma anche di essere una fucina di talenti, dando così continuità a un movimento in crescita. Hanno mille motivi per festeggiare il Cus Bologna e l’Alma Mater Studiorum.

La formazione migliore è quella maschile, nella divisione Open: il Cus Bologna La Fotta chiude al quinto posto. Le ragazze, il Cus Bologna Shout, che nel loro curriculum hanno due vittorie in Champion League, si piazzano in ventiquattresima posizione. Quarantacinquesimo, invece, nella categoria mixed, il Cus Bologna Redshot. I migliori, in casa La Fotta, sono Simone Gasperini (1996), in attesa di conferma per dottorato di ricerca all’Unibo; Sebastian Rossi (2001), iscritto a Scienze della Comunicazione e Riccardo Venturoli (1997), alle prese con la magistrale in Scienze Motorie.

Gli altri protagonisti del quinto posto sono i capitani Arturo Laffi, Giovanni Santucci, Luca Tognetti e ancora Gabriele Calarota, Liam Crisafulli, Alessandro Delucca, Edoardo Trombetti, Riccardo Zanni, Andrea Mastroianni, Tobias Mine, Alberto Cassanelli, Fabio Coppi, Davide Morri, Lorenzo Gatti, Davide Parodi, Lorenzo Simonazzi, Riccardo Corazza, Zeno Comirato, Pavel Pelikan, Davi Barzasi, Orion Cable, Jonathan Helton, Kurt Gibson, Torben Hornschemeyer, Jan Novak, John Terninko (tecnico), Ciaran Hudson (vice allenatore), Ottavio Martinelli (preparatore atletico).

Tra le donne le più brave sono Sofia Scazzieri (laurea magistrale in Economia), Irene Scazzieri (Fisioterapia) e Francesca Sorrenti (Giurisprudenza). Le altre Shout sono Gaia Pancotti, Saskia Beeck, Elena Benghi, Ilaria Bonfante, Sara Bounous, Susanna Casarini, Giulia Cristofolini, Ellie Cubrilovic, Paulina Dul, Anna Dvorakova, Julia Harris, Carmen La Gala, Erica Marchesini, Arianna Pagliarani, Sara Rabaglia, Irene Scazzieri, Linnea Seiber, Charlotte Terrasson, Nada Tramonte, Barbara Bondi (coach), Francesco Griggio (preparatore atletico).

I Redshout erano al debutto: una squadra di under 24, con alcuni teen ager, che rappresentano il futuro biancorosso. Su tutti Sebastiano Chini (1999, ingegneria chimica), Riccardo Monti (1997, ingegneria meccanica) e Irene Giordani (2004), iscritta al liceo Fermi. Due problemi per la formazione più giovane che ha dovuto rinunciare a Claudia Lazaris e Matilde Mascellani, impiegate come tecnici, per lesioni ai legamenti del ginocchio. Con loro anche Luca Coppi, Jacopo Rizzo e Con loro Camille Bernier, Sophia Marrero, Alessandro Nanni, Margherita Giovannini, Elisa Cassetta, Andrea Montanari, Giuseppe Bentivenga, Simone Bortolai, Matteo Mancinelli, Alessio Caccese, Federica Galante, Davide Greco, Francesca Arnelli, Ana Maria Cely, Luis Cely, Giovanni Saracco, Giulio Scozzari (coach).