Quinto posto. Dopo quattro anni di dominio, le ragazze dell’Alma Mater Studiorum scendono dal podio. E a Budapest, dove sono in programma i campionati europei universitari Eusa di volley, il CUS Bologna, nel derby tutto italiano con il Politecnico di Torino, batte le piemontesi 3-0 (25-16, 25-15, 25-23) e chiude la rassegna continentale al quinto posto. Il paradosso - che Bologna ben inteso accetta - è che in tutto il torneo, l’Alma Mater cede solo tre set.
Vince cinque gare per 3-0, ma i tre set sono proprio contro le turche della Yasar University che poi volano in finale con la Hungarian University of Sport Science, battute 3-2 dalle padrone di casa nella finalissima che valeva l’oro. Il quinto posto - il massimo che Bologna poteva raggiungere dopo aver perso il quarto di finale con le turche - è la testimonianza di un gruppo che può vincere (spesso) e perdere (raramente). Ma scende sempre in campo con l’orgoglio e l’entusiasmo di chi sa di dover difendere l’onore e il prestigio dell’Università più antica d’Europa (e del mondo). Sofia Taiani, che nel derby con Torino, mette a segno 12 punti, guarda già avanti. “C’è un po’ di rammarico - sottolinea Sofia - per il quinto posto, perché sentivamo di poter arrivare ancora più lontano. Allo stesso tempo, però, siamo molto orgogliose del percorso fatto: abbiamo giocato un ottimo torneo, vincendo tutte le partite senza concedere nemmeno un set, ad eccezione dei quarti, dove abbiamo avuto un incrocio difficile e, va detto, anche un po’ sfortunato. Ci siamo fatte valere e la classifica non rispecchia il valore reale di questa squadra che ha dimostrato carattere, qualità e coesione. È stata la prima partecipazione agli Europei con questo nuovo gruppo, non è andata come avremmo voluto, ma ci rifaremo”. Poi è il turno di Erika Bendoni, 12 punti anche per lei, come per la compagna in biancorosso. “E’ stata una bella partita - dice Erika -, abbiamo cercato di onorare nel migliore dei modi questa partecipazione. Con la speranza che in futuro possano arrivare risultati ancora migliori”. Tocca poi a Irene Carnevali. “Siamo un po’ amareggiate, perché abbiamo perso solo tre set in tutto il torneo e ci siamo trovate a giocare solo per il quinto posto. Abbiamo fatto il meglio che potevamo, siamo contente e speriamo di fare ancora meglio nelle prossime edizioni”. L’ultima parola spetta a Leonardo Palladino, il tecnico di una squadra che, non dimentichiamolo, prima di Budapest, aveva vinto quattro edizioni consecutive (considerano anche la pausa di due stagioni legata al Covid. “Siamo arrivati alla fine - sottolinea l’ottimo Leonardo -. Questo quinto posto ci dice, in ogni caso, che siamo una buona squadra che può competere. Abbiamo perso tre set in tutto il torneo, penalizzati, forse, da un incrocio che non ci ha favorito. Brave le ragazze, però, che sono rimaste lì, con la testa, fino alla fine. Anche se il quinto posto non era quello che avevano sperato in avvio. Ma non hanno mai mollato”. E per questo motivo meritano un doppio applauso.
Il tabellino: Federica Piacentini, Sofia Taiani 12, Federica Ghiberti 2, Sofia Ceroni 7, Sofia Fusaroli 1, Rebecca Laporta, Sofia Migliorini 3, Stefania Bernabè 14, Sara Fontemaggi, Erika Bendoni 12, Arianna Gambini, Giulia Galletti 3, Irene Carnevali 1. Allenatore: Leonardo Palladino. Vice: Ilaria Gaiani. Staff: Matteo Galli, Alessandro Vitti, Agostino Briatico.