C’è sempre una prima volta. Per la prima volta gli Europei Eusa di basket si giocano a Bologna. Per la prima volta le due squadre conquistano la finale. Cominceranno le donne, alle 16,15 (PalaCus), contro Valencia, capace di battere le cussine nel girone. Alle 18,30 i ragazzi contro i terribili lituani. Ma partiamo con ordine, le ragazze battono Tolosa 64-58 (21-10; 35-27; 50-38).
«Bravissime – dice coach Losi –. Un po’ di pressione ce l’avevamo. Ma abbiamo avuto l’atteggiamento giusto. Abbiamo cambiato corso rispetto ai quarti. Ogni sera una protagonista diversa, ognuna si è ritagliata un suo spazio. E adesso una finale che non era scontata. Speriamo di portare tante gente».
Felice Silvia Bernabè: «E’ stata dura, ma abbiamo costruito il tutto sulla difesa». Stessi concetti per Angelica Tibè. «Abbiamo difeso bene fin dal primo minuto. Continuo a pensare che la sconfitta con Valencia ci abbia fatto bene». E oggi alle 16,30, per il titolo ci saranno proprio le spagnole.
Il tabellino: Sofia Tartarini, Alice Malintoppi 11, Amina Zarfaoui 2, Silvia Bernabè 3, Alessandra Orsili 11, Chiara Gasparella 3, Martina Rosignoli 9, Angelica Tibè 17, Beatrice Baldi, Elena Melloni 6, Serena Soglia 2.
Vittoria con il brivido per i ragazzi che, male che vada, avranno migliorato la quarta piazza della passata stagione. Con Zagabria finisce 74-73 (20-19; 40-36; 58-57) e i brividi finali per qualche libero mancato e qualche pallone perso in modo ingenuo. «Siamo felicissimi – racconta un Matteo Lolli visibilmente commosso – abbiamo difeso fino alla morte, rischiando qualcosa. Rischiando di buttarla via. Ma ce l’abbiamo fatta».
Matteo Dias ha insaccato i liberi del 74-70. «Ci tenevamo, non era facile. Una bellissima vittoria di squadra». Riccardo Ghedini un anno fa non c’era. Ma i compagni gli avevano raccontato tutto. «Non c’ero un anno fa. Ma abbiamo perso di trenta punti. Dovevamo dimostrare qualcosa. Sono felici che ci si sia riusciti».
Il tabellino: Vittorio Zedda 6, Francesco Buscaroli 2, Alessandro Scarponi, Riccardo Galletti 6, Alberto Conti 16, Riccardo Ghedini 10, Lucio Martini 13, Marco TImperi 5, Giulio Martini 4, Manuele Solaroli 6, Matteo Dias 6.
E stasera alle 18,30 l’ultimo atto contro la corazzata del torneo, la Vytautas Magnus University, formazione lituana letale nel tiro dalla lunga distanza.
Due squadre, due finali per la medaglia d’oro. Un risultato, come dice giustamente Losi, tutt’altro che scontato. Anche perché Jordan, prima di allenare, è stato un giocatore del CUS Bologna. E non può dimenticare, per esempio, l’edizione del 2007. In casa CUS Bologna fu grande festa per il sesto posto europeo. Diciotto anni dopo, il CUS Bologna gioca due partite per l’oro. Ci vuole fortuna, certo. Ma serve anche una dirigenza e una società, qual è quella biancorossa, capace di sognare e programmare. Solo così possono nascere risultati che pongono il CUS Bologna ai vertici dello sport accademico di casa nostra.