Basket. L'Alma Mater in semifinale agli Europei Universitari

Stessi avversari, l’università di Bucarest, stesso risultato, la vittoria. Così il CUS Bologna vola in semifinale sia con gli uomini sia con le donne in occasione dei campionati europei di basket universitario in corso di svolgimento proprio a Basket City. Le ragazze, allenate da Jordan Losi, campionesse d’Europa in carica, giocano oggi, alle 14, al PalaCus di via del Carpentiere, la semifinale contro Tolosa che ha battuto nettamente Goettingen 90-43. La scuola croata, invece, per gli uomini guidati da Matteo Lolli. Alle 16,15, sempre nello stesso impianto, confronto con l’Università di Zagabria - sempre per la semifinale - che, nel derby croato, ha avuto la meglio su Zadar 85-71.

Le ragazze battono Bucarest 69-56 (20-10; 28-24; 50-42 i parziali). Il tabellino: Sofia Tartarini, Alice Malintoppi 9, Amina Zarfaoui 8, Silvia Bernabè, Alessandra Orsili 15, Chiara Gasparella, Martina Rosignoli 10, Angelica Tibè 6, Beatrice Baldi 2, Elena Melloni 13, Serena Soglia 6.

“Siamo sicuramente molto contente della partita - dice Alice Malintoppi -, l’abbiamo vinta in difesa seguendo il piano gara. Continueremo con la stessa attitudine nelle prossime due sfide”.

E Martina Rosignoli? “Partita tosta e fisica, così come era stato con Valencia. Abbiamo imparato molto da quegli errori. Infatti quando si sono avvicinate abbiamo risposto nel migliore dei modi”.

E lo staff tecnico biancorosso. “Bellissima partita contro una rivale super. Avevano due esterne con tanti punti nelle mani. Siamo riuscite in qualche modo a limitarle”.

Vincono nettamente anche i ragazzi che piegano 93-68 (27-10; 53-31; 79-46 i parziali) il Politecnico di Bucarest.

Il tabellino: Vittorio Zedda 10, Francesco Buscaroli, Alessandro Scarponi 6, Riccardo Galletti 4, Alberto Conti 26, Riccardo Ghedini 5, Lucio Martini 9, Marco Timperi 2, Giulio Martini 18, Manuele Solaroli 3, Matteo Dias 10.

“Siamo partiti con il piede giusto - racconta coach Matteo Lolli -. Eravamo concentrati per arrivare tra le prime quattro. Abbiamo percepito subito l’importanza della partita. E questo è stato importante”.

Matteo Dias: “Eravamo carichi. Volevamo fare bene, abbiamo stretto subito le maglie in difesa e il resto è arrivato di conseguenza”.

Chiude Riccardo Ghedini. “Era una partita troppo importante. Sapevamo di non poter sbagliare. Stiamo crescendo e soprattutto conoscendoci meglio stiamo cominciando a giocare bene insieme”.

Così, come lo scorso anno e come due anni prima, l’Università di Bologna si trova tra le prime quattro sia con gli uomini sia con le donne. Segno di una realtà che sa sognare e programmare. E in questa edizione che si gioca proprio a Bologna, anche organizzare nel migliore dei modi.

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