Il nostro legame con l’acqua, per quanto possa sembrare innaturale, è abbastanza indissolubile. Fin dall’antichità l’uomo si è dovuto confrontare con questo elemento, un po’ per necessità e un po’ per la voglia di superare i propri limiti. L’acqua è vitale, è un elemento che fa stare bene, porta a provare sensazioni dimenticate e rilassa mente e corpo.
È uno degli sport più amati, è adatto ad ogni età e ha pochissime controindicazioni. Iniziando gradualmente, può essere praticato anche da chi non è molto allenato.
È lo sport ideale per coloro che hanno problemi articolari o per chi è in sovrappeso, due categorie per le quali fare sport sulla terra ferma risulta molto difficile se non impossibile. Infatti, l’attività in acqua, riduce il carico sulle articolazioni e il peso del corpo risulta essere l’80% in meno. Oltre ad agevolare i movimenti, l’acqua risulta essere l’ambiente ideale per perdere peso e tornare in forma. Per vedere dei risultati basta allenarsi almeno 1 o 2 volte alla settimana con continuità e associandolo magari ad una dieta sana e bilanciata.
Nuotare ha benefici anche sull’apparato circolatorio e grazie alla pressione che esercita l’acqua sulle gambe ha un effetto drenante, un vero toccasana per chi ha problemi di ritenzione idrica.
Per chi soffre d’insonnia è un ottimo alleato perché grazie ai suoi effetti calmanti aiuta a ridurre lo stress e rende anche più felici.
Un allenamento costante, porta dei benefici anche alle persone più anziane, che seguiti da istruttori qualificati riescono a ritrovare maggiore mobilità, distendere la schiena o allungare le braccia.
È lo sport ideale per i più giovani. Respirare, scivolare e galleggiare in acqua, se imparati da piccoli diventeranno gesti molto naturali. Inoltre, rinforza la muscolatura, irrobustisce le ossa e previene problemi posturali. Aiuta anche a migliorare le capacità cognitive, la concentrazione e l’autostima. Per preparare adeguatamente le strutture muscolari e articolari all’attività in acqua è possibile/consigliabile fare anche della ginnastica pre-natatoria.
Bisogna ricordare che l’attività in acqua, come ogni attività, può avere delle controindicazioni. Ad esempio, a causa del cloro, nuotare in piscina potrebbe non essere consigliato per coloro che hanno la pelle sensibile, i quali potranno comunque nuotare in mare. Per le donne in gravidanza nuotare fa bene, ma bisognerà farlo con moderazione. Inoltre, se alcuni esercizi non vengono eseguiti correttamente, potrebbero risultare dannosi soprattutto per chi soffre di problemi alla schiena. Per chi ha problemi alla spalla, è consigliato evitare di nuotare a dorso mentre chi soffre di artrosi dell’anca o del ginocchio conviene evitare lo stile rana. Attenzione anche a chi ha problemi di otite.
In ogni caso, è sempre bene consultare il proprio medico e sottoporsi ad una visita medica di controllo prima di iniziare a praticare qualsiasi attività fisica e magari farsi seguire da un all’allenatore.
Il nuoto è una pratica antica, fu uno dei primi sport, assieme alla corsa, equitazione e lotta, ad essere praticato come addestramento militare. Fu inserito nei Giochi Olimpici di Atene nel 1896. Platone lo definì l’attività più completa e la reputò necessaria nell’educazione dei bambini fin dalla tenera età.
Viene praticato in piscine da 25 o 50 m e ha quattro stili, ciascuno con il proprio specifico movimento: crawl (anche chiamato stile libero), dorso, rana, delfino (farfalla).
Lo stile libero o crawl è lo stile più famoso ed è tra i più facili da praticare. È caratterizzato dal movimento alternato delle braccia e una propulsione continua degli arti inferiori. È indicato per i principianti e per coloro che vogliono andare veloci. Coinvolge in modo equilibrato spalle e pettorali, ma anche addome, glutei e gambe.
Il dorso è il crawl con il capo rivolto verso l’alto e la respirazione, che nel nuoto non è certo un dettaglio, risulta più semplice perché fuori dall’acqua. Si procede con un movimento alternato delle braccia e propulsivo delle gambe, con un rollio del busto per equilibrare i movimenti. È sicuramente lo stile indicato per chi soffre del temuto mal di schiena. Oltre a tonificare la schiena, rinforza le spalle e le gambe.
La rana, stile di origine orientale è tra i quattro stili il più lento, faticoso e divertente al tempo stesso. Consiste nel muovere le braccia in avanti per poi allargarle per spingersi e contemporaneamente un movimento di spinta e raccolta da parte delle gambe. È ideale per rassodare e tonificare cosce e glutei, tonificando anche l’interno coscia. È lo stile adatto ai principianti, perché la pratica risulta facile.
Il delfino (termine tecnico farfalla) è chiamato così per il tipico movimento ondulatorio delle gambe che ricorda i movimenti dei delfini. Il corpo, in questo stile, si muove come un’onda che parte dal capo e oscilla fino ai piedi e contemporaneamente si muovono le braccia all’unisono con delle rotazioni che permettono di avanzare. È lo stile più faticoso e il più coreografico. È molto indicato, oltre che per braccia, gambe e petto, anche per tonificare l’addome. Meno adatto per i principianti perché richiede un notevole sforzo.
In alcune competizioni agonistiche, i quattro stili possono essere associati, a seconda delle distanze prendono il nome dei: 100 misti, 200 misti, 400 misti. In queste gare si parte con la farfalla, e successivamente in ordine dorso, rana e stile libero. Nelle staffette, invece l'ordine prefissato è: dorso, rana, delfino e stile libero.
Nelle competizioni è di notevole importanza la partenza dai blocchi, dove unica regola è quella di avere almeno un piede a contatto con il bordo anteriore del blocco di partenza. Da alcuni anni, oltre alla partenza storica, è possibile partire con la tecnica Track start, che riprende un po’ la partenza dai blocchi dell'atletica (il nuotatore è posizionato con un piede sul bordo anteriore del blocco e l'altro nella parte posteriore, dove da pochi anni è stato inserito un alettone per poterne sfruttare al meglio la spinta. Le mani invece si trovano sul bordo anteriore, agli angoli) è il metodo più utilizzato ad alti livelli perché molto efficace e veloce. Per lo stile dorso, la partenza si esegue all'interno della vasca, aggrappandosi ad apposite maniglie posizionate sui blocchi e spingendosi con i piedi dal bordo della vasca.
Elemento altrettanto importante è la virata, cambio di direzione che l'atleta deve eseguire una volta terminata una vasca, che è differente a seconda dello stile nuotato. Regola generale da rispettare è quello di toccare il muro con qualsiasi parte del corpo.
Altre limitazioni sono:
Varianti del nuoto sono il nuoto sincronizzato, pallanuoto, nuoto pinnato, nuoto per salvamento, triathlon (sport multidisciplinare).
Consigli:
Se non avete mai nuotato, approfittate dell’estate per iniziare. Procedete per gradi, iniziando a nuotare con calma per 25 minuti, dopo qualche minuto di riposo, proseguite con altri 25 minuti. Piano piano le distanze aumenteranno. E ricordate che niente d’importante avviene nello sport senza sforzi, i momenti di sconforto serviranno per diventare più forti mentalmente e con il tempo non vedrete l’ora che arrivi l’allenamento successivo!