Oltre ad essere un gioco divertente, alcuni studi lo hanno decretato “elisir di lunga vita”. Sembrerebbe infatti che regali a chi lo pratica ben 7 anni in più rispetto a chi non svolge attività fisica. Trattandosi di uno sport aerobico-anaerobico alternato, ossia alterna momenti di scatto a momenti di riposo, offre tantissimi benefici e una serie di variabili lo connotano come sport molto utile per la nostra salute.
Adatto a tutti si può praticare a qualsiasi età. Oltre ad essere uno tra gli sport più longevi è considerato, in epoca Covid, anche uno dei più “sicuri”. Il tennis si può praticare dai 5 anni fino a età molto avanzata. Anche dopo i 50 anni, se seguiti da un buon istruttore, i benefici sono tantissimi e vanno ben oltre quelli puramente fisici. Per i più piccoli è molto educativo, imparano a controllare i nervi e la paura e le numerose regole da seguire spingono ad essere leali e aiutano ad acquisire un senso di responsabilità. Essendo un’attività fisica impegnativa, se non ci si allena in modo corretto si può andare incontro a una serie di inconvenienti come strappi o stiramenti o il conosciutissimo “gomito del tennista” (epicondilite omerale). Come per tutte le attività sportive, prima di scendere in campo è perciò essenziale sottoporsi a un’accurata visita sportiva e se non si è allenati bisognerà fare attenzione e non strafare e procedere per gradi. Per raggiungere un buon livello di allenamento l’ideale sarebbe riuscire a giocare a tennis due volte a settimana e aggiungere un po’ di preparazione atletica. Esistono validi mezzi complementari al tennis e piccoli accorgimenti come chiudere con una sequenza di esercizi di stretching o affiancare il tennis con altre attività più allenanti come la corsa, utile per migliorare resistenza e reattività. Potrebbero aiutare a raggiungere un buono stato di salute fare attenzione alla postura e quindi, oltre al lavoro sul campo, allenarsi un paio di volte a settimana con esercizi specifici per schiena, gambe, braccia, addominali. Giocare a tennis è un allenamento corpo-mente: alla componente fisica si aggiunge quella ludica e competitiva, affrontare una sfida anche a livello amatoriale vuol dire mettersi in gioco, non solo contro l’avversario ma anche con se stessi, si ricercano sempre nuove strategie, si vivono le emozioni.
Nato come divertimento nelle corti europee, il tennis è uno tra gli sport che nel tempo, dalla tecnica all’attrezzatura, ha subito molti cambiamenti. In principio si praticava al coperto su superfici in parquet in modo che la palla, riempita con lana o peli di cavallo e ricoperta di tessuto di canapa, potesse rimbalzare. Le racchette erano prima in legno, poco maneggevoli, per arrivare alle leghe di metallo, sempre più leggere e resistenti. Il campo da tennis è un rettangolo diviso da una rete (altezza 914 mm) le cui dimensioni variano a seconda che si giochi un incontro di singolare, due giocatori (misure sono 23,77 metri di lunghezza per 8,23 metri di larghezza) oppure un incontro di doppio, quattro giocatori in alcune competizioni anche misti (include anche i corridoi laterali che nel tennis singolo vengono considerati out la larghezza è di 10,97 metri lunghezza invariata). Le superfici di gioco possono essere in terra battuta, erba, cemento, all’aperto o al chiuso (indoor o outdoor). Sul campo sono presenti anche due linee, oltre a quelle di fondo e le laterali, dette linee di battuta a 6,4 metri dalla rete. Lo scopo del gioco è quello di colpire la pallina e indirizzarla nell’altro campo facendo in modo che tocchi terra in zone delimitate dalle righe e cercando di non farla prendere all’avversario o senza che riesca a far passare la palla sopra la rete. La cosa più complicata nel tennis è il punteggio. Un incontro si suddivide in SET (partite) che in base ai tipi di torneo possono essere al meglio dei 3 o dei 5 Set (nel primo caso si aggiudica l’incontro chi vince 2 partite, nel secondo chi ne vince 3); un Set è composto da 6 o più GAME (giochi), in quanto, se i giocatori sono sul punteggio di 6-6, quando il regolamento del torneo lo prevede, si disputa un game decisivo, chiamato TIE-BREAK, quindi la vittoria sarà sul 7-6. Per vincere un game devi fare 4 punti che hanno una particolare denominazione: 15 (primo punto), 30 (secondo punto), 40 (terzo punto) e game (gioco). Nel caso in cui gli sfidanti si trovino sul punteggio di 40-40 si va ai vantaggi consegue la vittoria chi vince di 2 vantaggi consecutivi. Nel tie-break invece vengono assegnati punti nella normale successione numerica (1, 2, 3, 4, ...): si aggiudica il gioco decisivo chi per primo realizza 7 punti. Nel doppio invece esiste il killer point in situazione di parità chi fa punto si aggiudica il game e non esiste più il terzo set, che è stato sostituito da un long tie-break a 10 punti. Molte le differenze tra il singolo e il doppio, oltre la grandezza del campo è la sistemazione dei giocatori in campo: le coppie di tennisti scelgono come posizionarsi a inizio set e devono mantenere tali posizioni fino alla fine dello stesso. Ogni giocatore deve posizionarsi in una delle due metà del campo (a destra e a sinistra) e uno dei due deve stare sulla linea di fondo, mentre l’altro all’interno del rettangolo di lato alla rete
I colpi fondamentali:
Vi sono poi altri tipi di colpi, come il lob, lo smash e la palla corta.
I tornei possono essere giocati a gironi o a squadre. Ogni torneo ha delle sue regole e ne esistono di famosissimi. Attualmente i tornei dei circuiti professionali sono gestiti prevalentemente dalle associazioni dei giocatori professionisti come la International Tennis Federation (ITF), che gestisce direttamente alcuni tra i più importanti torneo con montepremi stellari, come la Coppa Davis, la Fed Cup, il Torneo Olimpico di tennis, i tornei del cosiddetto Grande Slam e le competizioni giovanili internazionali.