Grande abilità, allenamento specifico e voglia di tuffarsi…nella sabbia: il beach volley è il re indiscusso dell’estate. Uno sport che, a differenza di altre attività fisiche, si sposa benissimo con il caldo estivo. Non serve molto altro: un pallone, una rete, degli amici e tanta, tanta energia
Sei alle prime armi? Occhio a non strafare: Il beach volley è uno sport molto avvincente ma anche molto faticoso perché si gioca su un terreno instabile e molto spesso in condizioni climatiche non proprio favorevoli. Indispensabile indossare cappellino e occhiali da sole per evitare colpi di sole e disturbi alla retina. il beach volley richiede molte abilità motorie: su tutte, resistenza, forza, potenza e agilità. inoltre il continuo lavoro delle gambe migliora l’efficienza della pompa muscolare, favorendo il ritorno venoso e di conseguenza un grande beneficio per chi è soggetto a disturbi circolatori.
Il beach volley è nato a Santa Monica, California, intorno al 1920: è uno sport di squadra giocato sulla sabbia ed è entrato a far parte degli sport olimpici nel 1996 e con il passare del tempo si è trasformato in uno sport professionistico diffuso ovunque nel mondo, anche in quei paesi dove non c’è il mare. Ogni squadra di beach è composta da 2 giocatori che possono disporsi liberamente nel campo, fatta eccezione per il servizio che si batte da fuori campo. Non sono ammessi cambi e i giocatori devono giocare a piedi scalzi. Una partita è articolata in set e la vittoria si assegna al meglio dei tre set.